mercoledì 31 marzo 2010

La comune coscienza è inadattabile alle atrocità. (P.P.P.)

Ecco, io non lo farei mai. Nonostante tutto, non mi voglio togliere il diritto di scegliere, fosse anche la scelta del male minore. E poi faccio fatica a perdere le speranze.

Però fare una cosa così credo dia una grossa soddisfazione.

martedì 30 marzo 2010

La settimana enigmistica: trova le tre differenze.



Ci sono delle sedie, degli uomini che parlano di qualcosa di socialmente rilevante, un arbitro che disciplina la discussione.
Non vedo alcuna differenza.
Forse il primo video è in bianco e nero e il secondo a colori?

lunedì 29 marzo 2010

Può nascere un mondo nuovo?

«Se in me è quella voglia di cercare,
che spinge le vele verso terre non ancora scoperte,
se nel piacere è un piacere di navigante,
se mai gridai giubilante: “la terra scomparve”
- ecco la mia ultima catena è caduta -
il senza-fine mugghia intorno a me,
laggiù lontano splende per me lo spazio e il tempo,
orsù! coraggio! vecchio cuore!».

Nietzsche

domenica 28 marzo 2010

Dei tipi tranquilli.



Ieri sera ho avuto dei problemi con questo bulbo etilico.
Che concerto, però.
Bravissimi.
Non so neanche bene cosa dire, perchè mi sono piaciuti veramente tanto.
Lui è completamente fuori.
Si è lanciato tra il pubblico una ventina di volte..
Ha detto un sacco di cose sensate, anche se due volte su tre perdeva il filo o ripeteva le stesse due parole per un quarto d'ora.
Fatto sta che mi hanno fatto ridere, cantare..e mi hanno anche un attimino commosso, perciò..non è mancato proprio niente.

"Siamo tutti, chi più chi meno, chi più chi meno, chi più chi meno..completamente pazzi!"

giovedì 25 marzo 2010

Guida pratica ai familiari, parenti e amici dei laureandi.

1)Non è necessario indossare l’abito da sera, per almeno due motivi:
-due volte su tre risultate più volgari che eleganti;
-la laurea non è un matrimonio, non è Natale, non è Pasqua. E’ un esame.
Consiglio personale: con la gonna ci vanno le calze, sempre e comunque. A meno che non sia il 15 di agosto.

2)Per andare al bagno, ci si può muovere singolarmente, evitando greggi, stormi, masse informi di persone urlanti. Di solito, per fortuna, ogni bagno ha la propria porta con serratura. Non occorre la guardia come alle elementari.

3)Dato che in aula con il laureato non ci state tutti (PERCHE’ SIETE TROPPI) e il vostro tempo lo passate nei corridoi, evitate di stare sulle porte, sulle scale, in mezzo ai passaggi dove noi poveri studenti il più delle volte dobbiamo correre per arrivare in tempo. Se potete, camminate rasente alle pareti, grazie.

4)L’Università non è un ospedale, ma non è neanche un bar. Potete tranquillamente parlare con un tono di voce, non dico basso, ma semplicemente normale. Giusto per fare in modo che, nelle aule vicine, gli studenti riescano a sentire il professore che parla con il microfono.

5)Se volete regalare dei fiori ai vostri beniamini, fatelo. Bastano dei fiori recisi. Evitate le piantagioni di alberi tropicali, potrebbero essere scomodi.

6)Se portate con voi una macchina fotografica, immagino sia per immortalare il fortunato laureato. Bene, fotografate lui, non gli studenti che passano di li. Non fatevi degli autoscatti imbarazzanti seduti nelle scale dove NOI STUDENTI dobbiamo passare. E, se possibile, non fermateci chiedendoci di farvi delle foto. Rischiate una valanga di insulti ed offese personali.

7)Se dovete vestire il vostro caro da automobile (forse cercavi “Flauto nobile?”), da interista, da pene, da cappuccetto rosso, da sacco di patate, e riempirlo di uova, farina, coriandoli e non so cos’altro, non fatelo sulla porta principale di facoltà. Non è carino dover pulirsi le scarpe dagli effetti della gioia che noi ci stiamo ancora sudando.

giovedì 18 marzo 2010

Fatti non foste a viver come bruti

Sono io che pretendo troppo o a vent'anni è grave non sapere chi sono gli AC/DC?
Sono io che pretendo troppo o a vent'anni è grave non sapere che un certo Goethe ha scritto un romanzo che i più chiamano "I dolori del giovane Werther"?

Allora, a me dispiace essere antipatica, ma non è possibile che parlando con i miei compagni di corso ho ogni volta queste brutte sorprese.

Saprai anche tutto di come si contabilizza un reso di magazzino o di come si calcolano gli indici di reddittività, avrai anche una media del 27 ma, porca puttana, vivi!!!

Come puoi dire che hai un biglietto omaggio per un concerto di Zucchero e ci vai per forza per far contento il tuo moroso? Come riesci a non andrae a casa il weekend, perchè devi studiare??!

Ma ci sei??
Preferisco la mia media del 23 e leggere anche qualcosa di diverso dal metodo contabile applicato.

Vabbè, io critico tanto, ma alla fine dovrò continuare ad intrattenere queste piacevoli conversazioni a senso unico con queste squisite persone..perchè, se non altro, hanno molto radicato in loro il senso del gruppo..se manco ad una lezione, la volta dopo si presentano con i loro appunti già fotocopiati per me. Incredibile.


"Professori capaci, dalle loro cattedre, misurano nei silenzi dei loro allievi le rovine che si è lasciato dietro il passaggio di un'orda che, in effetti, nessuno però è riuscito a vedere. E intonro a quel che si scrive o si immagina aleggia lo sguardo smarrito di esegeti che, sgomenti, raccontano una terra saccheggiata da predatori senza cultura nè storia"

Baricco, I barbari

giovedì 11 marzo 2010

Irene

Forse adesso potremo imparare da te ad essere felici e riconoscenti per quello che abbiamo. Prendendoti come esempio, tu che non facevi pesare il tuo dolore a nessuno, e che sei riuscita a vivere con ironia e saggezza nonstante la malattia, facendo da mamma a tutti noi, come se fossimo quei figli che non hai avuto. Tu, che sei sempre stata neutrale rispetto ai nostri tanti litigi e che hai fatto della tua casa punto di riferimento e d'incontro della nostra famiglia.
Continua a sorvegliarci con i tuoi occhi azzurri, ne abbiamo bisogno.

lunedì 8 marzo 2010

Ho un'idea per rialzare il PIL nazionale.

Oggi alle 16.00 il Ministro degli esteri Frattini terrà una conferenza in aula magna a giurisprudenza.
E già questa mattina alle ore 08.45, tutti gli ingressi alla sede centrale erano bloccati e sorvegliati da un numero spropositato di uomini della vigilanza privata.
Saranno anche misure di sicurezza ritenute necessarie ai più, ma a me sembrano eccessive. Per non parlare di tutta la scorta (auto, camionette e uomini massicci) con cui arriverà l'amico Franco, e la polizia che tra poco si apposterà qui fuori.

La mia idea è quella di trasformare i ministri e i parlamentari in personaggi senza fissa dimora, in tour permanente nelle città italiane.
Così, con tutte le persone che verrebbero impiegate ad ogni tappa, la disoccupazione si abbasserebbe di colpo e, conseguentemente, il PIL riuscirebbe a riprendersi dalla botta che ha subito nel 2008.

Secondo me è un'idea geniale.

sabato 6 marzo 2010

Cause we are gonna be

Io non so se succede a tutti. Ma io ho uno strano rapporto con alcune - pochissime - canzoni che hanno avuto un significato particolare, che hanno segnato un pezzettino della mia vita. Pochi minuti fa stavo facendomi il letto, quando ho sentito un suono non ben definito, ma particolarmente familiare, arrivare dalla radio accesa in studio del pupi, al piano di sotto. Ho acceso la mia radio, ed era lei:
High dei Lighthouse family.



Una delle canzoni che, quando l’ascolto, non so se mi commuove, mi inquieta, mi fa sorridere o mi fa tenerezza..probabilmente seconda solo a Feel di Robbie Williams. Mi viene da pensare che ci do così tanta importanza forse soprattutto perché sono state la colonna sonora della mi adolescenza, e in quel periodo anche le cose meno importanti sembrano fondamentali. Non lo so. E’ che anche se ascolto una canzone che ascoltavo regolarmente un anno fa, l’effetto è molto simile.
Ascoltare certe canzoni è come sfogliare un vecchio diario dimenticato.
Chi lo sa, forse diamo alla musica un’importanza proporzionale a quella del periodo a cui ha fatto da colonna sonora.

Quando qualcuno mi darà una spiegazione scientifica, o anche solo razionale, di questo strano fenomeno, sarò una persona felice.

venerdì 5 marzo 2010

Moleskina digitale

Il venerdì è infinito. Per fortuna si conclude sempre con una doccia rilassante a casadolcecasa..si, perché dite quello che volete, ma la doccia di casa è 100 volte meglio della doccia in una casa che non è la tua, anche se ci vivi da due anni buoni, fosse anche una jacuzzi con idromassaggio, radio e chi più ne ha più ne metta. Poi Stamattina però, avevo la mente talmente impegnata da tutte le cose che avrei dovuto fare che mi sono dimenticata il cellulare a casa. Cosa che sarà successa tre volte da quando ce l’ho. Non perché non possa vivere senza mandare messaggi o telefonare, o chissà che. Semplicemente perché è la mia mini moleskina digitale, nel senso che annoto tutte le cose che mi devo ricordare di fare, i film che voglio vedere, la musica che devo scaricare, qualcosa che leggo e che mi colpisce..qualsiasi cosa insomma. Dato che la moleskina è oberata dalle annotazioni e dagli impegni DELLA SCUOLA (ndr. De Rosa direbbe accademici, ma io preferisco non prendermi in giro!), non posso darle anche il peso delle mie stronzate. E poi, dispiace ammetterlo, ma è molto più rapido scrivere due parole con il cellulare che trovare penna e moleskina in giro per la borsa, e un piano o un muro dove appoggiarsi per scrivere.
Quindi, questa mattina, quando ho cercato in tasca il mio amico Nokia e non l’ho trovato, la prima cosa che ho pensato è che avevo perso la mia memoria. ‘Azz. Per fortuna l’avevo solo dimenticato a casa..come avrei fatto a vivere senza tutte queste cose??
- Tre Allegri Ragazzi Morti, puoi dirlo a tutti.
- Schopenhauer: data l’impudenza e la stupida arroganza della maggior parte degli uomini chiunque possiede dei meriti farà bene a metterli in mostra se non vorrà lasciare che cadano in un oblio completo.
- Nodari.
- Easy rider.
- Diversi, Carmen Consoli. Come mai non hai più voglia di parlare? Io non riesco più a starti accanto. Sono davvero tanto brava a confonderti con le mie certezze. Come mai non hai più voglia di parlare? Io non riesco ad avere pazienza, vorrei..
- Mark Haddon, una cosa da nulla, Einaudi.
- Battiato, povera patria, Blob.
- Per esmè: con amore e squallore. Salinger.
- Hitchock: i 39 scalini.
- “Si vorrebbe e si dovrebbe tacere, ma proprio non ce la si fa. Anche perché tacere, di fronte alle urla e agli insulti altrui, rischia di sembrare una diserzione. E dunque: leggo le scritte “Beppino boia” tracciate sui muri da fanatici dementi, e ritrasmesse da un paio di telegiornali, potevano risparmiarselo: non sempre la merda è una notizia. Leggo la dichiarazione di un anziano attore, del quale taccio il nome perché mi vergogno per lui, al quale il signor Englaro “ricorda il conte Ugolino”. Mi chiedo da quale spelonca arrivino questi pensieri mostruosi; se e quanto riflettano una mostruosità solamente rimossa per pochi decenni, ma presente da sempre nelle viscere di un paese ignorante e bigotto; se e quanto siano invece il frutto di una mostruosità tutta nuova, prodotta dall’incrocio venefico tra vecchie incrostazioni reazionarie e il modernissimo abuso mediatico della parola anche da parte si chi non ne conosce il significato e il peso; infine se non abbia confidato troppo, il signor Englaro, nelle capacità morali e legali di un paese sostanzialmente immorale e illegale. Esporsi al giudizio di una comunità è un atto nobile e umile ma se la comunità è così fortemente dominata dalla menzogna e dalla superstizione, quanto vale il suo giudizio? Antigone ebbe il privilegio di ribellarsi alle leggi. Ma come ci si ribella all’illegalità?”
- Non è rock, non è musica, non è folk, non è nulla. La nostra musica è bella solo li, li dentro è giusta. Non ne rimarrebbe niente, data in pasto al mondo di fuori.
- Gentlemen of bacongo, trolley books, 2009.
- Il fatto quotidiano. Lillo.
- Naturalmente andiamo a scuola, ogni giorno. Ma quella è una storia di avvilente degrado, e inutili vessazioni. Non ha nulla a che vedere con quanto ci sentiamo di definire vita.
- Shelter, LaMontagne. I wish you love, Rachel Yamagata.
- Enrico Deaglio. raccolto rosso. patria.
- Gossip, love long distance.
- La leggenda del pianista sull’oceano.
- Un bacio romantico.
- Paramore, ignorance.
- Funny games, Micheal Haneke.
- Guy de maupassant, anton cechov.
- Crying roy orbison.
- Peccato che quando il primo principe se ne va, all’orizzonte non c’è nulla: all’improvviso le ragazze si accorgono che i loro coetanei sono decisamente più imbranati. Sul primo amore si sorvola e lo si idealizza proprio perché corrisponde a una tappa evolutiva: su quelli che dovrebbero seguirlo si diventa molto più esigenti.

Ok, mi fermo qui. Altrimenti non mi resta più niente per me, e poi perché ho paura di un’eventuale diagnosi di schizofrenia.

Un’ultima cosa..ho serie intenzioni di mandare una mail alla Gelmini per consigliarle di introdurre l’Internazionale come sussidiario alla scuola dell’obbligo. Ogni volta che lo leggo faccio questo pensiero. Mi chiedo perché non l’abbiano ancora fatto. Il livello culturale si alzerebbe notevolmente.

giovedì 4 marzo 2010

Solo tre cose

1) Odio la bora.
2) Mi piace sempre di più studiare quello che studio. Oggi in classe mi sono ritrovata seduta come alle elementari (se trovo la foto la metto), con lo stesso entusiasmo di quando iniziavo a scrivere il mio nome.
3) Odio anche Platinette, che mi sveglia la mattina ma tre volte su quattro dice una stronzata immane. Qualche giorno fa ha detto che la critica della ragion pura è di Hegel (ndr. é di Kant!). E oggi ha detto che i reati finanziari non sono gravi come un omicidio. Cosa?? Con il reato finanziario non uccidi milioni di persone con annesse famiglie? Bisognerebbe chiedere alle migliaia di famiglie che hanno investito in parmalat se non considerano Tanzi uno stragista.

Ho finito.