1)Non è necessario indossare l’abito da sera, per almeno due motivi:
-due volte su tre risultate più volgari che eleganti;
-la laurea non è un matrimonio, non è Natale, non è Pasqua. E’ un esame.
Consiglio personale: con la gonna ci vanno le calze, sempre e comunque. A meno che non sia il 15 di agosto.
2)Per andare al bagno, ci si può muovere singolarmente, evitando greggi, stormi, masse informi di persone urlanti. Di solito, per fortuna, ogni bagno ha la propria porta con serratura. Non occorre la guardia come alle elementari.
3)Dato che in aula con il laureato non ci state tutti (PERCHE’ SIETE TROPPI) e il vostro tempo lo passate nei corridoi, evitate di stare sulle porte, sulle scale, in mezzo ai passaggi dove noi poveri studenti il più delle volte dobbiamo correre per arrivare in tempo. Se potete, camminate rasente alle pareti, grazie.
4)L’Università non è un ospedale, ma non è neanche un bar. Potete tranquillamente parlare con un tono di voce, non dico basso, ma semplicemente normale. Giusto per fare in modo che, nelle aule vicine, gli studenti riescano a sentire il professore che parla con il microfono.
5)Se volete regalare dei fiori ai vostri beniamini, fatelo. Bastano dei fiori recisi. Evitate le piantagioni di alberi tropicali, potrebbero essere scomodi.
6)Se portate con voi una macchina fotografica, immagino sia per immortalare il fortunato laureato. Bene, fotografate lui, non gli studenti che passano di li. Non fatevi degli autoscatti imbarazzanti seduti nelle scale dove NOI STUDENTI dobbiamo passare. E, se possibile, non fermateci chiedendoci di farvi delle foto. Rischiate una valanga di insulti ed offese personali.
7)Se dovete vestire il vostro caro da automobile (forse cercavi “Flauto nobile?”), da interista, da pene, da cappuccetto rosso, da sacco di patate, e riempirlo di uova, farina, coriandoli e non so cos’altro, non fatelo sulla porta principale di facoltà. Non è carino dover pulirsi le scarpe dagli effetti della gioia che noi ci stiamo ancora sudando.
1 commento:
io AMO mia sorella!!! :D
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