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Che spettacolo!
Anche se ultimamente Ligabue l'avevo un po' trascurato, anche se - come al mio solito - ero un pochino scettica, e anche se non conoscevo l'ultimo album, è stato un concerto fantastico.
Tanto che, all'uscita, io e la Ila abbiamo decretato che è stato - per adesso - il migliore che abbiamo visto.
Senza niente togliere agli altri, naturalmente.
Sarà stata l'attesa, la gita, la perdita dei biglietti e poi il ritrovamento insperato, la sensazione di essere sul palco insieme a lui da tanto vicine eravamo, i corsi di canto che ha fatto ultimamente il Liga, i suoi 50 anni portati come niente fosse..chi lo sa.
Fatto sta che dopo esserci persi 3 volte in tangenziale, dopo una camminatina sotto il sole cocente delle 15.30 per metterci in coda (una coda lunga credo dei chilometri) abbiamo avuto il nostro primo meritato colpo di culo, quel culo che sembrava avermi abbandonata dopo mesi di assistenza. E invece si è ripresentato quando ci hanno indicato una nuova entrata e nel giro di 10 minuti siamo entrate e ci siamo guadagnate il nostro posticino subito dietro il sottopalco. Ma dato che la Ila non si accontenta, appena ha visto arrivare dei nuovi braccialetti per il sottopalco, ci siamo fiondate e con un po' di sgomitate e insulti siamo riuscite a entrare.
Io e lei.
Dopo due ore ce l'ha fatta anche la Chiara.
Ma questa è un'altra storia.
Se dovessi raccontare tutto il concerto, starei qui fino a domani, e non direi comunque tutto quello che vorrei dire.
Quindi scrivo solo quello che mi ha colpito in modo particolare,come si dice:
- L'acqua che costava un euro. Alla prima bottiglietta che ho comprato pensavo di aver già preso un colpo di sole e non ragionare più, penso che l'omino che me l'ha venduta ci sia rimasto male dal modo in cui l'ho guardato, ma tant'è. Poi hanno spiegato dal palco che Ligabue e il suo staff hanno voluto fare un accordo con i commercianti per cui all'interno dello stadio l'acqua non si poteva vendere a più di un euro. Durante il concerto hanno mandato anche un video in cui dicevano appunto che l'acqua è un bene comune e non si può privatizzare. E bravo il Liga.
- I Sebach, la fila. Le file, a dire la verità. Dopo aver visto la fila indiana a Londra al concerto dei Pearl Jam è nauseante pensare a quello che c'era ieri all'Euganeo. Buonanotte all'Italia, è il caso di dire.
- Un altro bel buonanotte all'Italia per il disgusto che ho provato verso quelli che mi circondavano quando - mentre Ligabue cantava appunto Buonanotte all'Italia e nei megaschermi passavano le immagini di personalità di spicco italiane - applaudivano a piene mani di fronte alle immagini di Mike Bongiorno, di Raimondo Vianello e di campioni sportivi e personaggi mediatici, e ammutolivano disorientati di fronte a Dario Fo, Pasolini, Enzo Biagi. Io un bel "IGNORANTI" l'ho gridato volentieri. Quando ce vò, ce vò.
- Interessante notare l'applauso - forse l'unico - della mia compagna di gita a nientepopòdimenoche Don Camillo. Ah! I democristiani riescono sempre a strapparmi un sorriso.
Va bene, basta cattiverie.
Ligabue ha superato le aspettative, e il suo batterista più di lui. Devo dire la verità. Se non altro per l'assolo STREPITOSO durante l'unica breve pausa del nostro frontman.
Conclusioni:
Anche se la musica indipendente sta prendendo un posto sempre più grande nel mio cuoricino e nei miei poliedrici gusti musicali, credo sia cosa buona e giusta dare a Cesare quel che è di Cesare, e dire che qualche volta questi personaggi - che qualcuno potrebbe chiamare "commerciali" - ne fanno una di giusta, facendo delle campagne di sensibilizzazione contro la privatizzazione dell'acqua, e facendo vedere delle importanti facce sconosciute sperando magari di suscitare almeno un po' di curiosità.
1 commento:
La sottoscritta ti rende grazie, e ti ricorda di non dar niente a Cesare. Semmai dai merito al Liga..
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