Questa mattina mi ha svegliato la Brionvega della Ila. Sintonizzata ovviamente su radio Deejay, che proprio in quel momento passava questa canzone. Ottimo risveglio. Un po' come se mi avesse svegliato il mio amore grande.
lunedì 28 dicembre 2009
domenica 20 dicembre 2009
venerdì 18 dicembre 2009
Non ti curar di lor, ma guarda i passeri.
http://ilpranzodibabette.blog.deejay.it/2009/12/01/per-fare-due-ghigne/trackback/
giovedì 17 dicembre 2009
Quando la sfiga è uno stile di vita
NOOOO!
Non è possibile. Sono una maledetta sfigata.
Ieri è stata una giornata a dir poco impegnativa. Martedì ho un esame ma ieri, sprezzante dell’imminente pericolo, ho fatto le mie quotidiane ore di lezione mattutine, ho fatto un giro in centro, sono tornata a casa, ho fatto da manichino per un travestimento di laurea, sono tornata a lezione, sono andata alla laurea (solo al banchetto, naturalmente..non sono mica scema!!), sono andata alle Cooperative operaie ad acquistare due buone bottiglie di Pinot grigio, sono corsa a casa, lavata e cambiata, mi sono fatta via Rossetti a piedi di corsa, sono arrivata a cena.
Pausa. Calma. Aperitivo, antipasto, primo, secondo, contorno..non ci siamo fatti mancare niente..vino, chiacchiere, simpatici aneddoti, mirtilli della grappa ai mirtilli. Va bene. Fine serata alla Preferita, saluti, baci e abbracci, auguri di Natale. Unico problema: i funghi spenti >>> Freddo cane.
Questa mattina, la mia sveglia suona alle 07:30, al solito. Ottimo. Mi lavo, mi vesto, mangio, esco. Sono incredibilmente in anticipo. Inutile apettare l’autobus in piedi al freddo dieci minuti, no? Meglio farsela a piedi, dico io! Giusto. Arrivo su, faccio 3 piani di scale..e nella porta leggo l’avviso: “La lezione del 17 dicembre di economia dei trasporti è sospesa”. Mi giro verso una mia compagna di corso, e la imploro in ginocchio di dirmi che oggi non è il 17. Invano. Anche lei però, che stronza!!
Naturalemente oggi non ho altre lezioni.
Morale della favola: tanto va la gatta al lardo, che trova un tesoro.
Non è possibile. Sono una maledetta sfigata.
Ieri è stata una giornata a dir poco impegnativa. Martedì ho un esame ma ieri, sprezzante dell’imminente pericolo, ho fatto le mie quotidiane ore di lezione mattutine, ho fatto un giro in centro, sono tornata a casa, ho fatto da manichino per un travestimento di laurea, sono tornata a lezione, sono andata alla laurea (solo al banchetto, naturalmente..non sono mica scema!!), sono andata alle Cooperative operaie ad acquistare due buone bottiglie di Pinot grigio, sono corsa a casa, lavata e cambiata, mi sono fatta via Rossetti a piedi di corsa, sono arrivata a cena.
Pausa. Calma. Aperitivo, antipasto, primo, secondo, contorno..non ci siamo fatti mancare niente..vino, chiacchiere, simpatici aneddoti, mirtilli della grappa ai mirtilli. Va bene. Fine serata alla Preferita, saluti, baci e abbracci, auguri di Natale. Unico problema: i funghi spenti >>> Freddo cane.
Questa mattina, la mia sveglia suona alle 07:30, al solito. Ottimo. Mi lavo, mi vesto, mangio, esco. Sono incredibilmente in anticipo. Inutile apettare l’autobus in piedi al freddo dieci minuti, no? Meglio farsela a piedi, dico io! Giusto. Arrivo su, faccio 3 piani di scale..e nella porta leggo l’avviso: “La lezione del 17 dicembre di economia dei trasporti è sospesa”. Mi giro verso una mia compagna di corso, e la imploro in ginocchio di dirmi che oggi non è il 17. Invano. Anche lei però, che stronza!!
Naturalemente oggi non ho altre lezioni.
Morale della favola: tanto va la gatta al lardo, che trova un tesoro.
domenica 13 dicembre 2009
High fidelity_Nick Hornby
Qualche mese fa mia sorella ha comperato, sotto saggio consiglio, questo libro. E' arrivata a casa dicendo che aveva letto le prime tre pagine e che era sicura mi piacesse. Ecco, io in quel periodo avrei dovuto studiare (come, d'altra parte, dovrei fare anche in questo momento) ma ho letto per ciuriosità le prime due pagine e poi non sono più riuscita a staccarmici finchè non l'ho finito. Succede raramente. Saranno solo una decina i libri che mi hanno fatto questo effetto.
Ecco, forse anche per questo, il film non mi ha entusiasmato particolarmente.
Ecco, forse anche per questo, il film non mi ha entusiasmato particolarmente.
Ecco, per stilare una classifica, le cinque più memorabili fregature di tutti i tempi, in ordine cronologico:
1) Alison Ashworth
2) Penny Hardwick
3) Jackie Allen
4) Charlie Nicholson
5) Sarah Kendrew.
Ecco quelle che mi hanno ferito davvero. Ci vedi forse il tuo nome lì in mezzo, Laura? Ammetto che rintreresti fra le prime dieci, ma non c'è spazio per te fra le prime cinque; sono posti destinati a quel genere di umiliazioni e di strazi che tu semplicemente non sei in grado di appioppare. Questo forse suona più cattivo di quanto vorrei, ma il fatto è che noi siamo troppo cresciuti per rovinarci la vita a vicenda, e questo è un bene, non un male, per cui se non sei in classifica, non prenderla sul piano personale. Quei tempi sono passati, e che liberazione, cazzo; l'infelicità significava davvero qualcosa, allora. Adesso è solo una seccatura, un po' come avere il raffreddore o essere al verde. Se volevi veramente incasinarmi, dovevi arrivare prima.
giovedì 10 dicembre 2009
Io mi vergogno
Io mi vergogno.
Mi vergogno di dover essere rappresentata nel mondo da questa persona.
Mi vergogno di sentire l'espressione "uno con le palle" in un discorso ufficiale, in una sede ufficialissima, del Presidente del Consiglio del Mio paese.
Mi vergogno nello sentire i discorsi della stragrande maggioranza delle persone che conosco.
Mi vergogno dello stato in cui si trova il mio paese.
Mi vergogno quando mi trovo ad annuire leggendo la frase "L'Italia è una Repubblica fondata sui telespettatori."
Mi vergogno di sentirmi rimproverata quando Napolitano ripete che è necessaria una collaborazione tra le istituzioni.
Mi vergogno di sentire "In quanto abbiamo avuto purtroppo tre Presidenti della Repubblica consecutivi tutti di sinistra."
Io mi vergogno.
E ho paura.
martedì 8 dicembre 2009
Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero?
"E malatissime gelosie retroattive verso chi c'è stato prima di me. Che mi spaccherei il setto nasale come i pugili, prima di venire a vivere con te, così poi puoi farmi quello che vuoi che tanto non mi succede più niente e posso continuare a girarti intorno, facendo finta di colpirti e poi abbracciarti finchè l'arbitro non riesce a staccarci."
Vasco Brondi
Vasco Brondi
lunedì 7 dicembre 2009
Brunori Sas_Italian Dandy
Adesso devo solo trovare il modo di avere tutto l'album.
Ilaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, dove sei!!!???
venerdì 4 dicembre 2009
Comequando dentro piove.
Comequando entro in un'edicola e ci sono 15 persone che giocano al superenalotto e nessuno che compra il giornale, e capisco che c'è un grosso problema.
Comequando guardo e ascolto due tossici in autobus e mi scendono le lacrime.
Comequando mangio le cappelunghe gratinate.
Comequando mi faccio 4 chilometri a piedi per non vedere.
Comequando non capisco perchè.
Comequando vorrei che le cose fossero diverse.
Comequando trovo la mia sciarpa dei sogni e non ho 10 maledettissimi euro nel portafoglio.
Comequando "il mondo non è tutto quanto merda".
Comequando pretendo troppo dagli altri.
Comequando solo mia sorella.
Comequando scopro di avere una forza di volontà tremenda.
Comequando la mamma vuole fare tutto da sola.E ci lascia soli.
Comequando le luci del papà.
Comequando leggo il Sole24ore e inzio a capirci qualcosa.
Comequando lascio passare.
Comequando al mio posto qualcun'altro l'avrebbe già mandata a fan culo da un pezzo.
Comequando sarebbe tutto molto più bello se la gente fosse bendisposta e gentile.
Comequando la ragioneria non fa per me.
Comequando penso all'argomento della tesi.
Comequando parlo con la Elena e il morale mi si aggiusta un po'.
Comequando a Natale dovrebbero essere tutti più buoni.
Comequando Lucio Dalla canta e non lo sento.
Comequando un anno e più non è uno scherzo, può renderti diverso.
Comequando guardo e ascolto due tossici in autobus e mi scendono le lacrime.
Comequando mangio le cappelunghe gratinate.
Comequando mi faccio 4 chilometri a piedi per non vedere.
Comequando non capisco perchè.
Comequando vorrei che le cose fossero diverse.
Comequando trovo la mia sciarpa dei sogni e non ho 10 maledettissimi euro nel portafoglio.
Comequando "il mondo non è tutto quanto merda".
Comequando pretendo troppo dagli altri.
Comequando solo mia sorella.
Comequando scopro di avere una forza di volontà tremenda.
Comequando la mamma vuole fare tutto da sola.E ci lascia soli.
Comequando le luci del papà.
Comequando leggo il Sole24ore e inzio a capirci qualcosa.
Comequando lascio passare.
Comequando al mio posto qualcun'altro l'avrebbe già mandata a fan culo da un pezzo.
Comequando sarebbe tutto molto più bello se la gente fosse bendisposta e gentile.
Comequando la ragioneria non fa per me.
Comequando penso all'argomento della tesi.
Comequando parlo con la Elena e il morale mi si aggiusta un po'.
Comequando a Natale dovrebbero essere tutti più buoni.
Comequando Lucio Dalla canta e non lo sento.
Comequando un anno e più non è uno scherzo, può renderti diverso.
giovedì 3 dicembre 2009
Fanculo il macigno.
Incredibile sensazione.
La mente libera.
Una sensazione precaria, lo so. Mercoledì si ricomincia. Ma con un ritmo molto più calmo, un po' meno tarantella e un po' più soul..che, citando Dalla, "in Italiano vuol dire solo, ma in Inglese vuol dire anima".. quindi un ritmo molto più scriteriato. Del tipo: faso mi.
E poi l'obiettivo finale è sempre più vicino, sempre meno irraggiungibile.
Ecco, peccato che la mente libera abbia anche delle conseguenze negative, sono costretta a pensare a cose che lo studio, gli impegni, le pianificazioni mi risparmiavano dall'affrontare. Vabbè. Lo so. Sono insofferente.
Speriamo che il pupi riesca a pranzare con me.
E che l'Anatolia non abbia chiuso. Al diavolo la dieta.
La mente libera.
Una sensazione precaria, lo so. Mercoledì si ricomincia. Ma con un ritmo molto più calmo, un po' meno tarantella e un po' più soul..che, citando Dalla, "in Italiano vuol dire solo, ma in Inglese vuol dire anima".. quindi un ritmo molto più scriteriato. Del tipo: faso mi.
E poi l'obiettivo finale è sempre più vicino, sempre meno irraggiungibile.
Ecco, peccato che la mente libera abbia anche delle conseguenze negative, sono costretta a pensare a cose che lo studio, gli impegni, le pianificazioni mi risparmiavano dall'affrontare. Vabbè. Lo so. Sono insofferente.
Speriamo che il pupi riesca a pranzare con me.
E che l'Anatolia non abbia chiuso. Al diavolo la dieta.
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