lunedì 31 agosto 2009

Il Giardino Dei Ciliegi_Anton Cechov

"Sono un uomo istruito, io; sono abituato a leggere diversi libri importanti, ma non sono ancora riuscito a capire che direzione prendere. Non so, insomma, se valga più la pena di vivere, o di spararmi. Quindi, per ogni eventualità, mi porto appresso una rivoltella."

Cechov 1 - Allen 0.

venerdì 28 agosto 2009

Tra una cambiale tratta e un pagherò nascono i miei pensieri.

Le cornici in argento sopra alla scrivania in ufficio con la foto della moglie e dei figli in vacanza, sostituita dallo sfondo del pc.

La digitalizzazione degli affetti.

Gli affetti avanzano tecnologicamente.

Da dispiaceri e malumori

giovedì 27 agosto 2009

Non ho voglia.


Organizzo feste, partecipo a feste, ci sono feste in programma per le prossime due settimane.
E io non ho proprio nessuna voglia di ridere, scherzare, bere, ballare e fare tardi.
Non ho voglia di vedere gente, non ho voglia di fare finta di niente, non ho voglia di parlare di stronzate.
Non ho voglia di preoccuparmi se la birra è abbastanza, se abbiamo un posto per appoggiare il culo, se la gente sarà contenta.
Vorrei poter mandare tutto a fan culo.
Merda.

mercoledì 26 agosto 2009

O forse sei solo un'illusione

lunedì 24 agosto 2009

sabato 22 agosto 2009

Pochi punti di un elenco infinito

Mia mamma che dice cose che spero non pensi davvero.
La vecchiaia e la malattia che si portano via due dei capisaldi della mia infanzia, nello stesso momento.
Il papà in ferie. Ma a casa.
Mia sorella che semplicemente ha il mio stesso sangue, e mi accorgo giorno dopo giorno che non è acqua. Neanche un po’.
Quelli che so essere i due esami più difficili della mia carriera universitaria, preparati dormendo 6 ore a notte, con 30° all’ombra e poca voglia di fare bene.
Un’ansia per niente costruttiva, la convinzione più intima e arrogante che mi andranno bene, e i sensi di colpa perché potrei fare di più.
La mia amica Chiara che - nonostante tutto darei un braccio per lei - se ne va dieci mesi lontano da me.
Le birrette, un giro a testa.
Rivedere la Dani dopo 4 mesi e vedere come tutto è cambiato, ma in realtà niente è cambiato. E come sto molto meglio ora.
Ale che ride. Di gusto.
La sagra di Prodolone, dove sembra che tutti si vogliano bene.
Il fumo, abbandonato da quasi tre mesi.
L’amore. Come mai prima.
La musica urlata.
Quelli di Gleris. Folkloristici e terapeutici.
I miei capelli che crescono.
Sentire parlare Elia del “nonno”.
La bicicletta della zia.
La prima volta che ho sentito ordinare il Montenegro dal nonno, e ho capito perché.
Io. Fatta semplicemente di tutte queste cose.

mercoledì 19 agosto 2009

domenica 16 agosto 2009




Adesso che ho imparato come caricare i video da youtube ne approfitto.

Questo video era da un bel po', più o meno da quando mi sono fatta portare al cinema a vedere il film da cui è tratto, che stava nella pagina dei miei preferiti di youtube.

L'ho rivisto ora per sbaglio e mi ha fatto sorridere, come sempre. Come tutto il film.

Poi il dialogo è tremendamente reale, e lui è oggettivamente l'uomo più bello del mondo.

E io ho una passione sfrenata per l'economia domestica.

giovedì 13 agosto 2009

Voglio morire giovane, voglio restare giovane.

Dal titolo e dal ritornello, potrebbe sembrare un manifesto del suicidio, in realtà io l'ho visto dal primo momento come un grande inno alla vita.
Senz'altro critico nei confronti di questa, ma non per questo meno positivo.
Non fosse altro che per il ritmo incalzante della musica. E questa voce pazzesca.
E poi, ascoltando bene il testo, quel "voglio morire giovane" è in ogni frase come giustificato dall'intenzione di dare più importanza al presente. Non è disperazione. E' forse troppa gioia.
Cioè, poteva tranquillamente cantare "voglio restare giovane" che secondo me il significato sarebbe stato lo stesso.
Ma, il marketing è marketing, lo sappiamo tutti. Fa molto più effetto così, non c'è che dire.
Beh, a me piace.
Anche il video.




Voglio morire giovane prima che i tempi cadano, prima che i sogni partano per non tornare più.
Voglio morire giovane per non sentire crescere quel peso insopportabile che non mi lascia mai.
Ma poi ti stringo nel petto e faccio un dispetto al tormento che ho qui dentro.
Io vivo per te, e dentro il tuo letto mi sento protetto dal vento che chiama e chiede di me.
Voglio morire giovane solo per non distruggere quella potente immagine di te, di me così.
Voglio morire giovane solo per non disperdere in troppe cose inutili l'amore che ho per te.
Voglio morire sabato prima che il vento porti via questi pochi attimi di fragile armonia con te.

martedì 11 agosto 2009

Musicando

Dato che ieri ho studiato fin troppo, questa mattina mi sono dedicata alla ricerca della musica con la M maiuscola. Perchè se continuo ad affidarmi a mia sorella prima o poi mi manda calorosamente a fan culo.
Quindi.
Rockit l'ha definito uno dei dischi migliori del 2009 e, incredibilmente, me l'ha fatto ascoltare tutto. L'album si chiama "Nostra signora della dinamite". Lui è Giorgio Canali.
Mi è piaciuto molto.

Bella anche la recensione, a tratti geniale e pienamente condivisibile:

A volerlo descrivere con una boutade: Canali sono le bestemmie dette come parole d'amore e viceversa.

Radicale, intransigente, chirurgico quando seziona l'animo e i sentimenti, ma senza distacco anzi sporcandosi le mani, mettendosi in mezzo in prima persona. Con la foga e l'irruenza di un ventenne, con (ormai) l'esperienza di un cinquantenne: "ridono, ma cosa ci sarà mai da ridere? è un'assenza di pensiero che non puoi condividere!".

"Qualcuno abbatta questi angeli, hanno rotto i coglioni". Ti viene da pensare che Canali è uno di quelli che ha capito, di quelli che sanno tutto e che sanno come dirlo.

E via andare. Le prime 4 tracce del disco sono da infarto. Perfette. Se il disco si chiudesse così sarebbe disco dell'anno a occhi chiusi, un Primascelta di quelli granitici e pesantissimi, invece poi Canali ci aggiunge pezzi marginali (lo fa sempre), poco rifiniti, poco diretti, palesemente poco riusciti (sarebbe interessante chiedergli perchè. appuntiamocelo per l'intervista), con qualche strofa geniale che però non basta a reggere il livello. Fino alla conclusiva e ariosa 'Mme e Mr Curie' che è un soffio di poesia che ti lascia lì così, esanime, a far ripartire il disco dall'inizio e ripensare che è così, che non ci sono cazzi, che parole più belle e esatte per dirlo non ci sono, che "se riesco a tenere i pensieri lontano da tutte le altre cose che mi fanno male, non riesco a tenerli lontano da te". Va bene così. D'altronde è evidente che "Nemmeno qui riesco a non pensare a te" e in più ho scritto fin troppo su un disco (e un artista) che è refrattario a qualsiasi chiacchiera inutile, che è pura sostanza.
C'est tout.
Adesso un altro Pastis, per favore.

domenica 9 agosto 2009

Usi e costumi



Ogni cinque metri il ponte era addobbato con quest'esempio di arte contemporanea a più mani. E' incredibile come alla gente piaccia collaborare per le cause più strane.
O forse è solo un'attenzione particolare per l'importante igiene dentale.

martedì 4 agosto 2009

Cerca di amare le persone che incontri

Hai sentito la solitudine perchè non sei più un bambino. Ma il mondo è pieno di questa solitudine.
Sembra quasi ridicolo andare a scuola. Le scuole servono solo a tenere i ragazzi lontano dalla strada, ma presto o tardi i ragazzi per strada ci devono andare, che lo vogliamo o no. E' naturale che le madri e i padri si preoccupino per i loro figli. In realtà, non c'è nulla da temere. Il mondo è pieno di bambini spaventati, che si spaventano a vicenda.
Cerca di comprendere.
Cerca di amare le persone che incontri.

La Commedia umana - William Saroyan

sabato 1 agosto 2009

Il mio cuore negli altipiani

Io non sono un artista, non ho molta fiducia nella civiltà, non sono affatto entusiasta del progresso...l'unica cosa che mi interessa è l'uomo. Amo la vita e dinanzi alla morte mi sento umile. Disprezzo la violenza e odio amaramente coloro che la praticano e la perpetrano. L'offesa recata a un dito di un uomo vivo è per me infinitamente più grave ed orribile della sua morte per cause naturali...La mia sola arma è la parola e, pur sapendo che è più potente delle mitragliatrici, mi dispero perchè non posso d'un sol colpo annullare le velleità di distruzione che i propagandisti suscitano negli uomini. Io stesso, tuttavia, sono un propagandista, in quanto tento di ricondurre l'uomo alla sua naturale dignità e nobiltà. Il mio scopo è ricondurre l'uomo a se stesso.

William Saroyan