Nella vita accade che, proprio mentre
si è affascinati da mille attività ed
esseri, ci si manifesta
d’un tratto il sentimento
della preferenza. Allora
preferiamo viaggiare all’interno
di una persona,
piuttosto che continuare
a incontrarne ancora
un’altra, e poi un’altra, e
un’altra ancora. Preferiamo
essere con questa
persona e farle tutte le
carezze possibili. Andare
a cercare ancora non ci
interessa più. Amare è
preferire. Il desiderio diventa
più importante dei
desideri. Quando amiamo,
in conclusione, ci si
impone il desiderio al
singolare».
Ma poi, come fare in
modo che la situazione
resti preferibile a lungo?
Forse tentando una cortesia
che mai prima, lacerati
tra passato e futuro,
eravamo stati in grado di offrire:
la cortesia di essere persone del presente.
«Questa è un’operazione molto
difficile. Si tratta di ostinarsi a restare
nel momento, respingendo ogni
possibile attacco dal passato o dal
futuro». Riuscire in questo sforzo di
concentrazione è di vitale importanza.
Sembra infatti che le persone del
presente siano quelle con cui la vita
è più gradevole. Forse perché, come
spiega il romanzo, “hanno una gentilezza
che potrebbe sembrare banale,
e invece è una rarità: la gentilezza di
esserci. Esserci quando ti parlano,
quando assaggiano un cibo, quando
si arrabbiano, essere lì e non altrove
quando fanno l’amore con te”.
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