sabato 23 gennaio 2010

Ti racconta le sue giornate?E' tipico di tutti i bambini,che però non sposano la madre!

E' inutile.
Umberto Galimberti mi continua a riempire di soddisfazioni.
Oggi ha citato un allievo di Freud, Hanns Sachs, avvocato e psicanalista.
Uno dei suoi libri, “Ars amandi psychoanalytica”, tra le altre cose, cerca di definire la vita a due. La risposta?
Una combinazione di forze per sopperire alla propria debolezza, un’opportunità per possedere una casa propria, una modalità socialmente accettata per allontanarsi dai propri genitori, una fuga dalla solitudine, un effetto indotto dalla fascinazione o dall’ammirazione, un sedativo contro l’eccesso passionale, un’anticamera della separazione, un espediente per sentirsi normali, una casa di piacere, una camera di tortura.

Ah, naturalmente poi continua dicendo che «un destino comune non diventa eccezionale per il solo fatto di esserne colpiti personalmente».

Quindi, innamorati di tutto il mondo: DISILLUDETEVI!!

Le vostre relazioni non sono altro che il risultato di ponderate, più o meno consapevoli, analisi costi-benefici.

1 commento:

Antonio Gifo Perazzo ha detto...

Ha tutta la ragione? direi di no..
Ha tutto il torto? direi ancora di no...
Quanta ragione e quanto torto ha?
Quanto Basta...