giovedì 28 maggio 2009

La spuma bianca e il fondale.

Il mare noi non lo abbiamo navigato da una costa all'altra.

Sconvolti, ci siamo inabissati nel punto in cui ci siamo scontrati.
Contro la resistenza che ci riportava in superficie, sotto lo strato cristallino che offriamo al mondo, ci siamo spinti nelle acque più nere e inviolate.
Dove nemmeno le correnti del vivere quotidiano osano smuovere le acque.
Trattenendo il respiro per non fare rumore.

Ci siamo nuotati negli anfratti nascosti dei nostri segreti innominabili, abbiamo visto i ricordi affondati coperti dalle alghe morbide del tempo, i forzieri arrugginiti delle nostre aspirazioni.
Abbiamo ballato stretti, tra gli ordigni inesplosi dei nostri peccati incagliati sul fondo.

Siamo stati la tempesta degli abissi che non increspa il bagnasciuga.

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