venerdì 20 maggio 2011

Ho due cose da dire

Quando ero piccola la mia amica si chiamava come l'amica della mia nonna.
Pensavo che la cosa non fosse casuale, che tutte le amiche si dovessero chiamare Marta, o per lo meno che le vere amiche si chiamassero così.
Pensavo e sognavo che il nostro rapporto sarebbe sempre rimasto com'era,
e mia nonna e la sua amica mi sembravano semplicemente noi da vecchie, tali e quali.

Mia nonna è del 1923, oggi sono andata a trovarla e dopo poco è arrivata anche la sua amica Marta a fare due chiacchiere.

E' stato bello vederle parlare, ridere insieme, e raccogliere le ciliegie.

Io ho solo 23 anni e la mia amica Marta non mi viene più a trovare, e non ridiamo più insieme. Mi manca, e quando sarò vecchia anche di più.

Dopo un po' da mia nonna è arrivata una signora di mezz'età - che se sentisse che la chiamo così non la prenderebbe tanto bene - e si è messa a polemizzare sul fatto che a San Vito "è da vent'anni che in comune ci sono i comunisti". E a dire che avanti di questo passo sarà sempre peggio. Mia nonna - sempre quella del 1923 - ha detto "Eh..ogni tanto bisognerebbe girarsi indietro a vedere quello che c'è stato." E la signora "Eh si, quella volta stavate sicuramente meglio!"

Mia nonna mentre parlava era seria, aveva negli occhi la consapevolezza di chi sa quello che dice, e l'altra aveva in faccia un mezzo sorriso superficiale, incosciente, spudorato e vuoto.

Ecco. Non so cosa mi abbia trattenuto da centrarle un occhio con uno sputo ben assestato.
Quello che mi fa più imbestialire è il fatto che ci sono milioni di persone che la pensano come questa ignorante.
Io ho paura di quest'ignoranza e di questa maleducazione sfrontata.
Se non sappiamo cosa è successo prima di noi non potremo mai progredire. In nessun senso.
Io credo che i nostri nonni siano la più grande ricchezza che abbiamo, l'unico modo per non dimenticare, per essere un po' più umili, per non dare mai niente per scontato. Neanche una pizza fuori la domenica.

Se vuoi impedire la tua crescita, sii ricco.
Il nostro problema è che siamo ricchi.