giovedì 10 febbraio 2011

E QUANDO FINIRO' L'UNIVERSITA' SARO' PARALITICA




"In nome dell’educazione, si imbottisce la gente di idee.
Un bambino veramente vivo, non può stare seduto per lungo tempo. E’ vivo, non è morto. Ha voglia di saltare e correre, fare milioni di cose. E’ straripante. E noi lo costringiamo a stare seduto. E cosa succede? Quando ha finito l’università è quasi un paralitico. Per vent’anni è stato costretto a concentrarsi continuamente, e a quella concentrazione la società da un’enorme importanza. Ci sono gli esami, e se fallisce viene rimproverato, se ha successo viene apprezzato. Giochiamo il gioco dell’ego, insegniamo al bambno ad essere egoico, gli insegniamo che l’unico valore di questa società è l’estrema efficienza, e non una maggiore consapevolezza."

Martedì ho ascoltato dieci minuti la radio prima di scappare via per fare l'ultimo esame della sessione, e Fabio Volo mi ha letto questa cosa. E' incredibile. Arriva sempre al momento giusto, con la cosa giusta.
Avrei preferito non sentirlo e non avere quelle due merdosissime ernie che ho.
Fanculo.